Alimentazione sostenibile: quanti conti paghiamo?
Ci hai mai pensato? Quello che mangiamo presenta più conti: quello alla cassa è solo il primo. Ben più importanti sono quelli che seguono nel lungo periodo, ovvero il conto presentato alla nostra salute e quello che riguarda lo sfruttamento delle risorse e l’impoverimento dell’ambiente.
Comportamento alimentare e sostenibilità ambientale vanno infatti di pari passo.
Sembra un concetto moderno, ma in realtà non c’è niente di più antico. Alimentarsi in maniera sostenibile, sfruttando i doni della terra, è quello che l’uomo ha fatto sin dalle origini. Oggi parleremmo di valorizzazione del territorio e di economia locale.
Solo negli ultimi decenni il processo di industrializzazione agroalimentare ha determinato una globalizzazione dei consumi che ha stravolto le abitudini alimentari su scala mondiale.
Scegliere una dieta sostenibile significa allora consumare cibo sano e nutriente, privilegiando i cibi a km 0, con un occhio di riguardo a alla conservazione degli ecosistemi e della biodiversità.
Lungo la filiera alimentare, tutti abbiamo un ruolo da svolgere. Le nostre scelte come consumatori sono determinanti nell’indicare una direzione a produttori, mercati, governi. Ogni piccolo gesto può fare la differenza!
In qualità di promotori di un marketing sostenibile, di seguito riportiamo alcuni consigli per “apparecchiare la tua tavola” in maniera green e, al tempo stesso, mangiare sano, facendo del bene alla tua salute e a quella di chi ti sta vicino.
7 consigli che devi conoscere per la tua dieta sostenibile
Ecco i TO DO per la tua alimentazione sostenibile e salutare:
- Consuma meno e riduci gli sprechi. Sai quante persone al mondo sono affette da malattie legate all’obesità? Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, 2,3 miliardi di persone nel mondo sono obese o in sovrappeso, ciò che porta ogni anno a quasi 5 milioni di decessi per le patologie correlate. Modificare la nostra dieta è giusto e necessario, se vogliamo vivere in salute, in un mondo meno inquinato e nel rispetto dell’ambiente.In casa come fuori, presta attenzione alle porzioni di cibo che acquisti e che ordini. Al ristorante, non vergognarti a chiedere di portare a casa quello che avanza: pensa che in alcuni Paesi la cosiddetta doggy bag è già obbligatoria! Eviterai così non solo che quel cibo diventi un rifiuto, ma anche di acquistarne di nuovo l’indomani.
A proposito: conosci già il progetto di Too Good To Go contro lo spreco alimentare? Per evitare che il cibo rimasto venga gettato nella spazzatura a fine giornata, migliaia di attività di ristorazione mettono a disposizione a un prezzo simbolico buonissimi prodotti alimentari che il giorno dopo non potrebbero più essere venduti.
Sfrutta questa opportunità per combattere lo spreco alimentare: scarica anche tu l’app Too Good To Go! Mentre passeggi o magari mentre torni dal lavoro e stai pensando a cosa mettere in tavola per la cena, dai un’occhiata a cosa è rimasto nelle attività alimentari vicine a te, prenota la tua “schiscietta” preferita e passa in negozio per il ritiro. Ti aspettano paste, prodotti da forno, alimenti bio e molto altro!
Un’idea in più? Se sei in visita in una città come turista, un’occasione per scoprire le specialità del posto, magari per gustarle nel viaggio di ritorno. Vuoi approfondire? www.toogoodtogo.it.
- Mangia più frutta e verdura. La produzione e commercializzazione di questi alimenti ha un impatto ambientale ridotto, soprattutto se la scelta ricade su frutta e verdura coltivata in zona, da agricoltura bio, nel rispetto della terra e della stagionalità di produzione. Ricorda che frutta e verdura di stagione sono più buone e non richiedono energia per essere conservate.
- Riduci il consumo di prodotti di origine animale e preferisci le proteine vegetali. Legumi come ceci e lenticchie sono ottimi dal punto di vista della sostenibilità e del profilo nutrizionale. Gli allevamenti intensivi contribuiscono invece per più del 14% al totale delle emissioni di gas serra prodotte dall’uomo. Non è ora di ridurne la richiesta?
- Scegli bene il pesce. Ti sei mai chiesto quale pesce scegliere, in un’ottica di alimentazione sostenibile? Ci sono specie a rischio, eccessivamente sfruttate dal mercato ittico: merluzzo, salmone, pesce spada, anguilla, alcune specie di tonno sono in pauroso declino a causa dello sfruttamento delle acque marine, con metodi di pesca distruttivi e illegali. Il 70% del pesce consumato in Italia viene dall’estero, il 40% da allevamenti ittici intensivi. I pesci d’allevamento contengono additivi chimici, ormoni e farmaci. Le nostre preferenze dovrebbero andare verso specie di piccole dimensioni, in grado di riprodursi rapidamente e poco sfruttate, come le alici, ad esempio.

- Valorizza i prodotti locali che non abbiano viaggiato mezzo mondo con mezzi inquinanti.Rifornisciti direttamente dai produttori se possibile: eviterai così intermediazioni che alzano il prezzo, oltre ai km percorsi. In un’ottica di sostenibilità, consumare le tipicità agroalimentari della tua zona è sicuramente rispettoso nei confronti di ambiente, evitando trasporti, economia, generando lavoro per le attività locali, società, preservandone le tradizioni. Spazio dunque ai piatti tipici italiani!
- Opta per prodotti senza imballaggio. Scegli i prodotti sfusi, se possibile, oppure in formato famiglia, così da ridurre la proporzione imballaggi-contenuto.
- Riduci l’utilizzo di acqua minerale. L’Italia vanta un primato negativo nel consumo di acqua minerale. La produzione di plastica e la quantità di CO2 emessa per i relativi trasporti fa di noi un paese in cima alla lista nera. L’acqua del rubinetto è sana e microbiologicamente sicura, oltre che controllata periodicamente. Se ti spaventa il cloro, non pericoloso in queste minime quantità, puoi utilizzare i filtri. Fai come noi, qui in Area55, che abbiamo scelto un sistema di filtraggio ecologico per un’acqua salutare ed economica! Curioso di saperne di più? Contattaci!

Le sfide per una filiera alimentare sostenibile
La riflessione intorno ai temi dell’alimentazione sostenibile è aperta non solo ai consumatori, ma anche a tutti i protagonisti della filiera: dalla produzione, al trasporto, sino alla vendita. Allevamento e agricoltura comportano infatti:
- produzione di grandi quantità di gas serra e sfruttamento di risorse idriche
- necessità di terreno, con conseguente deforestazione e perdita di biodiversità
- inquinamento per produzione, confezionamento, il trasporto
Per soddisfare i bisogni di una popolazione in costante aumento (entro il 2050 saremo in più di 9 miliardi!) i sistemi alimentari dovranno migliorare la produttività, riducendo l’impatto ambientale e adattandosi agli effetti del cambiamento climatico.
Anche la logistica giocherà un ruolo importante, determinante per ridurre le emissioni di CO2 e gli sprechi dovuti al deterioramento dei cibi nelle fasi di distribuzione.
Ma soprattutto, per fare sì che l’agricoltura resti attraente per le generazioni future, occorre puntare sulla cultura, sulla formazione e sulla creazione di nuovi posti di lavoro.
Agricoltura, innovazione tecnologica e ricerca possono davvero rappresentare il trinomio vincente per vincere le sfide del futuro.
Per i governi, ciò significa riporre attenzione e risorse finanziarie nella direzione di un’agricoltura biologica e sostenibile.
Per le aziende, l’obiettivo deve essere quello di puntare su processi green, ricerca e innovazione.
Per noi che lavoriamo nell’ambito della comunicazione e del marketing sostenibile, l’impegno è quello di affiancare le aziende nel trasmettere ai consumatori i quei valori legati alla sostenibilità ambientale che possono fare di ognuno di noi un protagonista consapevole della nuova economia circolare.

Conosci questo evento diffuso per la sostenibilità alimentare?
Terminiamo suggerendoti un appuntamento immancabile, organizzato da Slow Food e dedicato al cibo buono, pulito, sano e giusto.
Se sei interessato ai temi della green economy, non puoi assolutamente perdere Terra Madre Salone del Gusto, un’iniziativa che quest’anno oltrepassa le barriere fisiche della città di Torino, dove tradizionalmente si svolge, per arrivare in forma digital in tutto il mondo, in totale sicurezza, ad accendere i riflettori su piccoli produttori, economie locali e cibi artigianali di qualità, con un occhio di riguardo all’ambiente.
Dall’8 ottobre 2020 a fine aprile 2021, non mancare a questa importante riflessione!
Noi ci saremo, e tu?